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La digital transformation passa anche dalle stampanti

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Posted on giugno 7, 2021

Secondo un paper Idc-Lexmark l’utilizzo di dispositivi “datati” può rappresentare un ostacolo ai processi di trasformazione delle imprese. Mettere a disposizione servizi basati sul cloud e IoT può rappresentare la chiave di volta.

 

Le infrastrutture di stampa “datate” possono essere un serio ostacolo per la digital transformation. Nonostante tre aziende su cinque siano consce di questo fatto, meno della metà di esse sta dando priorità a questi investimenti, ostacolando di fatto il progresso delle proprie iniziative IT strategiche.

Lo studio globale realizzato da Idc per Lexmark e condotto durante l’emergenza Covid-19, rileva che quattro aziende su cinque (79%) dichiarano di investire in infrastrutture cloud nell’ambito delle proprie iniziative di trasformazione digitale, e che il 57% afferma che infrastrutture di stampa non aggiornate hanno un impatto negativo sulla strategia di migrazione nel cloud. Si prevede una crescita della spesa in servizi e tecnologie di digital transformation del 10,4% nel 2020 per un valore globale di 1,3 trilioni di dollari.

Su una platea di centinaia di intervistati, quasi la metà segnala sfide legate all’integrazione dell’IT esistente nelle nuove infrastrutture e all’aggiornamento o alla sostituzione dei processi aziendali tradizionali. Il 60% ha visto il superamento dei budget allocati per la digital transformation e il 54% ha dovuto far fronte a ritardi e tempi di progetto prolungati.
Lo studio evidenzia una profonda differenza tra i vari paesi. In Regno Unito, Stati Uniti e Germania il 67% ha riscontrato problemi, rispetto ad appena il 20% del Brasile. Ciò è probabilmente dovuto a una maggiore complessità del business nei mercati più sviluppati.
Mentre i volumi di stampa sono diminuiti, poiché alcune aziende hanno adottato un approccio digital-first alla gestione documentale, secondo lo studio, oltre la metà di tutti i processi di workflow essenziali hanno ancora esigenze di stampa significative.
Di conseguenza, le organizzazioni dovranno ancora offrire la possibilità di stampare tra i servizi IT essenziali per il prossimo futuro.

Il problema della stampa

In generale, la gestione dell’infrastruttura IT rimane complessa, con la maggioranza che esprime preoccupazioni simili quando si tratta di stampa tradizionale: garantire la sicurezza dell’infrastruttura e dei dispositivi di stampa; l’impegno dell’IT associato alla gestione della stampa e dei server di stampa; gestione dell’inventario, a cui si aggiunge la mancanza di visibilità sulla spesa; o Obsolescenza tecnologica e difficoltà nell’aggiornare o sostituire l’hardware di stampa tradizionale.

Trovare una soluzione semplice

“E’ giunto il momento per le aziende di iniziare a pensare alla stampa in modo più strategico per elevare la conversazione intorno ad essa e includerla nel più ampio contesto del dibattito relativo alle strategie dei processi documentali e di migrazione nel cloud”, spiega Robert Palmer, Research Vice President, Imaging, Printing, and Document Solutions di Idc Research.

I manager IT sembrano essere concordi nel preferire i modelli di consumo as-a- service e nel riconoscere (il 94% è d’accordo) che l’Internet of Things abbia il potenziale per migliorare la gestione del parco stampanti.

“Si riconoscono i vantaggi del cloud e dell’IoT – aggiunge Dollus – Offrire la stampa come prodotto IoT as-a-service darà impulso all’agilità del business e semplificherà l’acquisizione e la gestione dell’IT, migliorando nel contempo l’esperienza utente per i clienti. La cloud print infrastracture as-a-service fornisce l’accesso a un’infrastruttura di stampa moderna e sicura che può garantire una base per future iniziative di digital transformation”.

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